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tappeto anatolia 105x60 cm

Tappeto Anatolia 105x60 cm

Codice: 114b

Condizione: usato

Provenienza: turchia

Importo: 120,00 €

Descrizione: Tappeto turco Anatolia annodato a mano, dimensioni 105x60 cm, rettangolare. Fondo rosso-rosato con un medaglione centrale stilizzato nei toni del marrone, verde oliva e giallo. Il bordo principale è marrone scuro con motivi geometrici e floreali stilizzati nei toni del giallo e del rosso. Il campo presenta anche motivi geometrici angolari e decorazioni floreali stilizzate più piccole. L'aspetto è tradizionale con colori caldi e un disegno centrato.

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I tappeti Anatolia, spesso genericamente chiamati tappeti turchi, rappresentano una tradizione artigianale millenaria, radicata nella storia e nella cultura della Turchia, un crocevia di civiltà antiche che vanno dagli Ittiti ai Romani e agli Ottomani. Questi manufatti non sono semplici oggetti d'arredo, ma vere e proprie opere d'arte che raccontano storie di vita quotidiana, spiritualità e simbolismo.

La tessitura dei tappeti in Anatolia è un mestiere che risale alla preistoria, con testimonianze che suggeriscono la sua pratica ben prima dell'età dei tappeti più antichi giunti fino a noi, come il celebre tappeto Pazyryk. Già nel XIII secolo, villaggi e popolazioni seminomadi in diverse aree dell'attuale Turchia annodavano a mano pezzi di straordinaria bellezza, e la fama di questi tappeti varcò i confini, tanto che Marco Polo ne riportava già nel 1271.

Una delle caratteristiche più distintive dei tappeti Anatolia è l'uso predominante della lana, spesso filata a mano, che conferisce ai pezzi una lucentezza delicata e una resistenza notevole. Le trame dei tappeti antichi di villaggio, nomadi o seminomadi, sono quasi sempre interamente in lana. Fanno eccezione alcune manifatture cittadine del XIX e XX secolo, come Hereke, Istanbul, Ghiordes e Kayseri, che talvolta incorporano la seta, spesso miscelata con la lana, e presentano disegni più complessi, talvolta simili a quelli persiani.

La palette di colori dei tappeti Anatolia è rinomata per la sua vivacità e profondità. Si incontrano rossi intensi, blu profondi, verdi lussureggianti e tonalità terrose. Storicamente, questi colori venivano ottenuti attraverso tinture naturali, ricavate da erbe, radici e persino insetti. Questa pratica non solo testimonia l'ingegno degli artigiani, ma lega profondamente ogni tappeto all'ambiente da cui provengono i materiali. Le leggere irregolarità nel colore che talvolta si possono osservare sono proprio un segno distintivo dell'uso di tinture naturali e della lavorazione a mano.

Tecnicamente, la maggior parte dei tappeti Anatolia tradizionali è annodata con il nodo "turco", conosciuto anche come "nodo simmetrico" o "nodo Ghiordes". Questo tipo di nodo, visibile sul retro del tappeto come una trama intricata e leggermente ruvida, è un indicatore della lavorazione manuale. Esistono anche i kilim, che sono tessuti piatti, senza pelo, in cui i motivi ancestrali sono creati attraverso un passaggio tra un colore e l'altro che produce un taglio nel tessuto, rendendoli spesso reversibili. Altri tipi di lavorazione includono il cicim e il sumak.

La varietà dei tappeti Anatolia è vasta e riflette la ricchezza delle tradizioni locali. Tra i nomi più celebri si annoverano i tappeti di Bergama (o Bergamo), noti per i loro motivi geometrici; i raffinati tappeti di Hereke e Kumkapu; gli eleganti tappeti da preghiera di Ghiordes e Kula, spesso di piccole dimensioni e caratterizzati da una nicchia centrale. Molto importanti sono anche i tappeti di Melas e Makri. Ushak è famosa per i suoi tappeti, anche di grandi dimensioni, con motivi diversi, annodati fin dal XV secolo. Un particolare capitolo è dedicato ai cosiddetti "tappeti di Transilvania", la cui denominazione deriva dal ritrovamento di numerosi esemplari in chiese e monasteri di quella regione. Nell'Anatolia centrale, spiccano i tappeti di Konia, sia in versione geometrica che da preghiera, affiancati da quelli di Kirsehir e Mudjur.

Il simbolismo è un aspetto fondamentale dei tappeti Anatolia, dove ogni motivo racconta una storia o veicola un significato profondo, tramandato di generazione in generazione. L'"Albero della Vita" è un simbolo ricorrente, che incarna la vita e la speranza per il futuro. Stelle, fiori e animali sono altri elementi comuni: una stella può simboleggiare protezione, un melograno fertilità e prosperità. Molti tappeti sono tappeti da preghiera, caratterizzati da una nicchia (mihrab) che indica la direzione della Mecca, trasformando il tappeto in uno spazio sacro e puro che isola il fedele dal mondo fisico. Motivi come le corna d'ariete (Koçboynuzu) simboleggiano potenza e virilità, mentre la "mano sui fianchi" (Elibelinde) rappresenta la femminilità e la maternità. Altri simboli proteggono dal malocchio o esprimono il desiderio di unione familiare e felicità.

Oggi, sebbene le manifatture anatoliche abbiano subito l'influenza dell'Occidente, con l'introduzione di tinture sintetiche e l'industrializzazione, la riscoperta e la valorizzazione delle tecniche tradizionali, come quelle promosse da progetti come la DOBAG Carpet Initiative, hanno permesso di mantenere viva l'arte della tessitura con lana filata a mano, tinture naturali e disegni autentici. Acquistare un tappeto Anatolia significa, quindi, non solo portare a casa un oggetto di rara bellezza, ma anche un pezzo di storia, arte e cultura, tessuti con cura e maestria.

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